Riservatezza, accessibilità e sostenibilità. Tendenze di mercato
Cosa sta succedendo? È facile capirlo leggendo i dati che esprimono questi orientamenti. Vediamo cosa tirano fuori dal cilindro le principali agenzie di analisi e cosa ciascuna azienda deve assolutamente prendere in considerazione.
Diamo un’occhiata a degli indicatori importanti sui comportamenti di consumo e di mercato (riservatezza, accessibilità e sostenibilità) che in ogni settore stanno prendendo il sopravvento, profilando un inalienabile condizione futura.
RISERVATEZZA, PRIVACY E GESTIONE DEI DATI
Le aziende sono perplesse e in buona sostanza credono che equilibrare la raccolta dati in uno scenario di stringente regolamentazione della privacy sarà via via sempre più difficile: sei su dieci (60%) dei leader di marketing ritengono che lo sarà. Nonostante il gran numero (85%) del campione di aziende complessivo sondato da Gartner abbia implementato politiche formali per gestire i dati dei clienti, la maggior parte (82%) ha affermato di dare priorità ai dati first-party. Quattro su dieci (42%) hanno affermato di fare affidamento sulla personalizzazione, inviando messaggi uno-a-uno ai loro clienti.
Le ricerche indicano che la riservatezza dei dati è presa molto sul serio dagli operatori internazionali: quasi un terzo dichiara di aver fatto fuori un’agenzia o un partner di canale nell’ultimo anno a causa di preoccupazioni sulla privacy o sulla fiducia da parte del cliente.
SPONSORIZZAZIONI
Il mercato europeo della sponsorizzazione è cresciuto del 4,3% nel 2022: un mercato che include sia sponsorizzazioni sportive che non sportive, è cresciuto dell’4,3% lo scorso anno, raggiungendo €29,05 miliardi. Il Regno Unito è stato il mercato europeo che ha visto aumenti maggiori nel 2022, con un’espansione del 10%, in parte alimentata dalla crescita della Premier League.
ACCESSIBILITÀ
Ben il 47% dei consumatori della generazione Zoomer evita i marchi che ignorano l’accessibilità: un numero così alto sottolinea quanto la generazione più giovane sia alla ricerca di aziende che condividano i loro valori e mantengano le distanze da quelle che non prendono sul serio l’accessibilità. L’audiodescrizione, nota anche come interfaccia vocale, può essere un modo per i brands di introdurre l’accessibilità nei propri servizi online: quasi due su tre (63%) di coloro che hanno problemi di comunicazione trovano che ciò semplifichi l’uso dei siti web.
SOSTENIBILITÀ E POTERE DI ACQUISTO
Il costo dell’energia è percepito come la maggiore minaccia per le imprese: quasi la metà (43%) dei leader d’impresa a livello globale vede la crescita dei prezzi dell’energia come la più grande minaccia per il business, nonostante gli sforzi per controllarne il costo esorbitante. Una debole domanda dei clienti (25%) è la seconda preoccupazione maggiore tra i 3.396 leader intervistati, seguita da sicurezza informatica (24%), aumento delle imposte (24%) e accesso al talento (20%).
Gli utenti di notizie preferiscono gli investitori con un ethos sostenibile: secondo un sondaggio, quasi otto su dieci (79%) affermano che il loro interesse a leggere contenuti di una marca aumenterebbe se l’azienda dimostrasse un impegno in favore del cambiamento climatico. Inoltre, più della metà (57%) dei lettori di notizie ha davvero apprezzato le marche che hanno sostenuto in maniera significativa una causa ecologista.
Poco meno del 60% di lettori abbraccia con favore gli inserzionisti con un’etica sostenibile. La maggioranza inoltre (56%) concorda che la consapevolezza di un marchio verso un’attitudine sostenibile possa influenzare le loro decisioni d’acquisto.
Anche se la gran parte dei lettori (96%) prende misure positive nei confronti dell’ambiente, il costo della vita crea difficoltà. Quasi due terzi (62%) ammettono che un abbassamento del reddito li scoraggia rispetto all’acquisto di prodotti sostenibili (di maggiore qualità, frutto di un maggiore impegno).
I cittadini desiderano inoltre dei fatti, esposti con maggiore determinazione anche dai media: la maggioranza degli intervistati vuole che questi player prendano iniziativa su temi come la sostenibilità e il costo della vita. Circa il 70% concorda che i media dovrebbero usare le loro piattaforme per educare e migliorare la consapevolezza sui sui temi ecologici, e quasi l’80% crede che i media abbiano una responsabilità simile anche in relazione al costo della vita.
Fonti: Gartner, ESA/Nielsen Sports, Mintel, Dun & Bradstreet, Newsworks
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